Ultrasuoniterapia

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Descrizione Ultrasuoniterapia

L’ultrasuoniterapia sfrutta quelle vibrazioni acustiche dotate di una frequenza superiore a quelle percepibili dall’orecchio umano a scopi terapeutici. Le frequenze dei suoni utilizzati dalla ultrasuoniterapia corrispondono a oltre 20 mila Herz. A produrre queste vibrazioni sono dei cristalli minerali che vengono sottoposti ad un campo di corrente alternata, la quale induce la loro compressione e decompressione. A seguito di questi movimenti interni ai cristalli vengono prodotte le vibrazioni acustiche necessarie alla terapia ad ultrasuoni.
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La terapia a ultrasuoni è particolarmente indicata nelle cura e nella risoluzione: delle contratture muscolari, delle tendiniti, delle borsiti, delle capsuliti, del morbo di duplay (periartrite scapolo-omerale), dei fenomeni artitrici, degli ematomi organizzati e dei tessuti cicatriziali, del morbo di Dupuytren (contrattura in flessione progressiva) e delle coccigodinie.
Gli apparecchi con cui viene praticata la ultrasuoniterapia sono costituiti da un generatore di corrente ad alta frequenza, un cavo schermato e una testina emittente. Le testine possono essere costituite da ceramiche policristalline, come titaniato di piombo-zinconio o titaniato-bario.
L’ultrasuoniterapia può essere praticata secondo tre diverse modalità:
- la prima modalità terapeutica prevede il contatto diretto della testina mobile dell’apparecchio con la pelle del paziente;
- la seconda modalità terapeutica prevede, invece, il contatto diretto, ma a testina fissa. La testina dell’apparecchio rimane cioè ferma nel punto da trattare provocando un rapido aumento della temperatura:
- la terza modalità terapeutica viene definita ad immersione e si utilizza nel caso in cui la zona da trattare sia di piccole dimensioni. Questa pratica ad ultrasuoniterapia prevede l’immersione della parte da trattare in un recipiente contenente dell’acqua. All’interno del recipiente viene poi introdotta la testina dell’apparecchio.
 

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